venerdì 7 agosto 2020

Sarebbe possibile un altro come Goldgerg in questa nuova era?

*** Articolo scritto nel maggio 2012 ***
Stava per volgere al termine l'estate del 1997, un'estate per certi versi un po' amara per me visto che a settembre sarei dovuto partire per il servizio militare.
Tanti dubbi e quesiti affioravano nella mia mente, considerato che sarei stato privato della mia libertà per un periodo di ben dieci mesi. In più, Merano (provincia di Bolzano) non era certo dietro l'angolo, per uno che abita nella provincia di Firenze, ma niente da fare, lo Stato italiano aveva preso la decisione che per i prossimi dieci mesi, sarei diventato un alpino.
Cosa ne sarebbe stato della mia vita, del rapporto con i miei amici, dei miei impegni sportivi e di tutto il resto? Come avrei fatto a rinunciare a tutto questo? Ma soprattutto... porco mondo, a WCW Monday Nitro stava imperversando il New World Order... come poteva lo Stato italiano farmi questo in un momento del genere?!?
Ma niente da fare, in una fredda notte di settembre (erano le 3:00), mio padre mi accompagnò alla stazione di Firenze e da lì, a bordo di un fottuto treno regionale con una sola borsa a seguito, mi avventurai per un lungo e scomodissimo viaggio della durata di quasi 8 ore.
Ma la sera precedente, prima di coricarmi, avevo comunque provveduto a programmare il videoregistratore lasciando il ricevitore satellitare sintonizzato sul canale numero 8, posizione sulla quale avevo memorizzato il programma TNT Europe, per registrare almeno un episodio di WCW Monday Nitro che sarebbe stato trasmesso durante la mia lunga assenza.
Quando avrei avuto modo di poterlo vedere, francamente non mi era dato saperlo. Forse tra un mese, se ci avessero dato una piccola licenza dopo il giuramento.
Mentre le mie giornate trascorrevano tra addestramenti, marce, fucilate ai poligoni e nuove amicizie di caserma, arrivò infine il giorno del giuramento, quando il Colonnello, con estrema magnanimità, decise di concederci un pernottamento (ovvero la notte tra il sabato del giuramento e la domenica) da trascorrere ognuno dove voleva. La domenica sera avrei dovuto essere nuovamente in caserma, ma non importava, volevo tornare dai miei genitori nonostante avrei trascorso quasi più tempo in viaggio che a casa.
Pregavo che nei giorni scorsi non fosse mai saltata la fornitura di energia elettrica a causa di qualche temporale, perchè se ciò fosse accaduto, il ricevitore satellitare si sarebbe spento e... beh, il videoregistratore avrebbe registrato soltanto il segnale del canale di uscita (AV), ovvero il nulla. Ma fortunatamente, giunto a casa, mi resi subito conto che tutto era andato per il verso giusto ed avrei potuto vedere almeno un'edizione di WCW Monday Nitro, il mio show preferito!
E così feci, nonostante fossi veramente stanco morto. La mattina avevo dovuto affrontare il giuramento e chi ha prestato servizio nell'esercito sa bene che non è certo uno scherzo. Ma all'epoca avevo vent'anni, non mi succedeva come adesso che spesso mi addormento davanti alla TV, forse anche perchè a Nitro accadevano così tante cose che ci pensavano Eric Bischoff e soci a tenerci svegli! E ricordo che a circa metà dello show, vidi sul ring un tizio grande e grosso in pantaloncini neri, calvo e con il pizzetto... apparentemente ricordava un po' lo Stone Cold Steve Austin della WWF per il quale all'epoca andavo matto, ma aveva una struttura fisica completamente differente. Non ci badai neanche, la WCW aveva un roster così sconfinato che capitava non di rado di imbattersi in facce nuove e sconosciute, per cui pensai che quel tipo fosse uno dei tanti. Il suo avversario era Hugh Morrus, un bestione sovrappeso che conoscevo molto bene avendolo visto in TV per diversi anni. Per quel che mi riguardava, il tizio pelato con il pizzetto in pantaloncini neri poteva anche essere un suo sparring partner, quindi non prestavo neanche particolare attenzione a questo match se non che, nel corso della sfida, accadde qualcosa di inaspettato. Hugh Morrus colpì lo sconosciuto con la sua mossa finale chiamata "No Laughing Matter", un volo a 180° dal paletto fatto da un uomo di 130 Kg. Per quel che mi riguardava era finita, come accadeva sempre quando Morrus impattava con questa tecnica devastante. Ma invece lo sconosciuto si rialzò prima del conto di tre e nel giro di una manciata di secondi fu in grado di riorganizzarsi, sollevare Hugh Morrus come per eseguire un Vertical suplex, ma schiacciandolo poi al tappeto con una specie di Power slam. "Combination slam" disse il commentatore Tony Schiavone e... "uno... due... tre!". 
Porca miseria, ma chi diavolo era quel tipo che non avevo mai visto e che aveva battuto Hugh Morrus con una tale facilità? Lo sconosciuto guardò la telecamera, mostrò il dito indice e disse "Questo è il primo!". Lo ammetto, non è che rimasi particolarmente impressionato, però un po' di curiosità di sapere chi fosse e da dove arrivasse quell'atleta mi era rimasta. Ma terminata la magia di WCW Monday Nitro mi ricordai della dura realtà, ovvero che tra poche ore avrei dovuto prendere il treno e tornare sulle alpi ai confini con l'Austria. Chissà quando avrei potuto vedere il prossimo episodio di Nitro!
Per fortuna che avevo un amico di penna che un paio di anni prima aveva fondato un fan-club chiamato World Of Wrestling Fans Club. Si trattava di Andrea Martinelli, oggi direttore e webmaster del sito che state leggendo. Dal 1995, Andrea spediva per posta ogni settimana agli iscritti del suo fan-club una newsletter cartacea che raccontava tutto quello che era accaduto nel mondo del wrestling. In più, a chi ne faceva richiesta, forniva le registrazioni su VHS di tutti gli show di wrestling che venivano trasmessi in TV. In un'epoca in cui internet era ancora in fase quasi preistorica ed un fenomeno sconosciuto ai più, il servizio offerto da Andrea per me rappresentava una manna dal cielo. Eventualmente, per tenermi in pari, mi sarei fatto aiutare da lui.
Nel corso del servizio militare mi capitava di tornare a casa ogni due o tre settimane per il venerdì, il sabato e la domenica. A volte succedeva anche di restare in caserma per un mese intero prima di rivedere la mia famiglia. Ciò che c'era di buono era il fatto che WCW Monday Nitro, su TNT Europe lo trasmettevano il venerdì sera e visto che tornavo a casa nel tardo pomeriggio di quel giorno, riuscivo a vederlo senza bisogno di registrarlo, così il sabato sarei potuto uscire tutta la giornata con gli amici.
Guardando Nitro il venerdì sera e gli eventi in pay-per-view che mi ero fatto registrare da Andrea (o talvolta li registravo io stesso in VHS dall'emittente tedesca DSF), mi resi conto che il tizio calvo, con il pizzetto ed i pantaloni neri aveva continuato a collezionare vittorie su vittorie! Bill Goldberg, questo era il suo nome, da sconosciuto era ben presto divenuto un autentico fenomeno, tanto che adesso entrava sul ring accompagnato dai cori della folla che invocavano il suo nome e da una musica inquietante che ricordava la drammatica avanzata di un esercito alla conquista di un territorio nemico... solo che in questo caso, si trattava di un esercito formato da un solo uomo!
Un solo uomo che stava lasciando sul suo cammino una scia di avversari distrutti e ben presto le sue vittorie cominciarono a far notizia, visto che non erano ottenute su illustri sconosciuti ma su atleti di una certa fama! Per Goldberg, nella primavera dell'anno successivo, arrivò quindi il momento di fare sul serio. Ricordo che eravamo in aprile, io ero ancora militare (il mio servizio sarebbe terminato a metà luglio del 1998) ma stavo vivendo uno dei periodi più felici della mia vita, visto che un paio di mesi prima, durante una licenza, avevo conosciuta quella che undici anni più tardi sarebbe divenuta mia moglie. Un sabato pomeriggio stavo guardando l'edizione di Monday Nitro registrata la sera prima (il venerdì sera avevo cominciato ad uscire con la mia nuova fidanzata...) nella quale Raven avrebbe messo in palio il titolo di campione degli Stati Uniti strappato la sera prima a Diamond Dallas Page... ed il suo avversario sarebbe stato proprio lui, Goldberg! In quel match, una sfida senza regole, Goldberg non dovette affrontare soltanto Raven ma anche tutto il suo gregge di relitti, il Raven's Flock! 
Ma quella sera Goldberg avrebbe potuto battere anche tutto il roster della WCW se gli si fosse presentato l'occasione... tutti i membri del Raven's Flock furono messi al tappeto dalla sua furia inarrestabile, il mastodontico Reese fu addirittura sbattuto al tappeto dalla sua mossa finale chiamata Jackhammer ed a nulla valse neanche un colpo in testa tirato con un segnale stradale metallico da parte di Horace Hogan (nipote del celebre Hulk Hogan)!
Tanto che Raven decise di darsela a gambe attraverso il pubblico... un pubblico che però non era neanche lontanamente paragonabile a quello composto ed a tratti remissivo che vediamo adesso nelle arene per assistere a Raw, a Impact o a SmackDown... quello era il pubblico degli anni novanta, il pubblico ribelle di Nitro! Ed è così che un gruppo di fans, tutti insieme, sollevarono Raven di peso e lo rispedirono al di là delle transenne... io non riuscivo a credere ai miei occhi, uno scenario surreale, non avevo mai visto niente del genere in tutti gli anni che avevo seguito il wrestling in TV!!!
Goldberg afferrò Raven, lo fece impattare sul tappeto con la sua Jackhammer ed il conto di tre fu soltanto una formalità... dopo soli sette mesi dal suo debutto, Bill Goldberg era il nuovo campione degli Stati Uniti ed io me ne tornai in caserma il giorno successivo consapevole di aver assistito alla consacrazione di una nuova grande superstar.
Un nuovo campione che tra l'altro aveva conquistato la sua prima cintura da imbattuto! Ogni settimana la striscia vincente di Goldberg continuava a diventare sempre più impressionante, sconfiggeva avversari a Nitro, a Thunder, a Saturday Night e perfino negli house-show tanto che tenere il conto delle sue vittorie diveniva sempre più difficile, anche se il pubblico continuava a provarci. Erano sempre più numerosi infatti i cartelloni tra la folle che riportavano il suo record.
Tuttavia, Goldberg non era l'unico nuovo fenomeno capace di raccogliere un tale successo. Sull'altra sponda del mondo del wrestling americano, vale a dire alla WWF, Stone Cold Steve Austin era stato consacrato nuovo campione dei pesi massimi sconfiggendo Shawn Michaels a WrestleMania XIV in un incontro che aveva visto la partecipazione dell'ex campione del mondo dei pesi massimi di pugilato Mike Tyson e con tutta la ribalta mediatica che ne era susseguita, WWF Raw is War era tornato ad essere lo show più seguito dagli americani dopo ben due anni in cui la battaglia degli ascolti era stata vinta da WCW Nitro. Grazie al fenomeno di Stone Cold, la WWF era tornata ad essere competitiva e se pur la WCW continuava a difendersi molto bene e ad armi pari, era chiaro a tutti che stavamo assistendo ad un cambio della guardia ai vertici dello scenario del wrestling a stelle e strisce. Il massimo dirigente della WCW, Eric Bischoff, stava cercando un modo per reagire a questo ritorno di fiamma del suo rivale Vince McMahon e chiese quindi aiuto all'allora campione del mondo dei pesi massimi WCW Hollywood Hulk Hogan, facendo affidamento sulla sua esperienza. Come gli stessi Bischoff e Hogan raccontano sulle proprie rispettive autobiografie, entrambe edite dalla WWE, Hulk rispose alla richiesta di Bischoff: - Se fossi in te, darei al pubblico quello che il pubblico vuole, ovvero Goldberg mi deve battere regolarmente sul ring e diventare il nuovo campione del mondo! -.
E fu così che un incontro tra i due a WCW Monday Nitro che era stato originariamente concepito come un dark-match (incontro non ripreso dalle telecamere) per allietare il pubblico di Atlanta, fu trasformato all'ultimo momento in un match valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi in possesso di Hollywood Hogan!
Io ero agli sgoccioli del servizio militare ed in quei giorni, come accadeva quando divenivi un "anziano", tornavo a casa in licenza praticamente ogni fine settimana e come sempre mi guardai quell'edizione storica di WCW Monday Nitro il sabato pomeriggio, dopo aver registrato lo show la sera prima. Quello che mi balzò subito all'occhio era l'impressionante cornice di pubblico, oltre quarantamila spettatori presenti all'arena di Atlanta, Georgia, sembrava quasi di assistere a WrestleMania, invece era uno show televisivo settimanale! Mi resi conto immediatamente che quella non sarebbe stata un'edizione come tutte le altre ed infatti il direttore esecutivo della WCW James J. Dillon annunciò che il leader del New World Order Hollywood Hogan avrebbe dovuto difendere il suo titolo mondiale contro il campione degli Stati Uniti Bill Goldberg! Non riuscivo a credere alle mie orecchie, in cuor mio sapevo che Hogan non avrebbe avuto nessuna speranza contro Goldberg!
Hogan, come condizione, impose che prima del title-match, Goldberg affrontasse un membro del nWo e la scelta cadde su Scott Hall. Un'inutile formalità, visto che quella sera Goldberg avrebbe potuto battere anche tutto il New World Order al completo!
E nel main-event della serata, anche per Hollywood Hogan ci fu ben poco da fare contro la furia distruttiva di questo fenomenale atleta! Nonostante le interferenze di alcuni membri del nWo, Goldberg riuscì senza troppa difficoltà a schienare Hogan in modo assolutamente pulito, strappandogli il titolo di campione del mondo dei pesi massimi WCW ed entrando di fatto nella storia come il primo wrestler a detenere contemporaneamente il titolo mondiale ed il titolo degli Stati Uniti!
Il giorno dopo me ne tornai in caserma a testa bassa ed i commilitoni mi chiedevano scherzando: - Che ti è successo? Ha perso Hogan? -, al che io li guardavo sbigottiti e rispondevo: - Ma come diavolo fate a saperlo??? -. Avevano tirato a caso.
Ma di certo non era un caso la vittoria di Goldberg, visto che la World Championship Wrestling, fiutato il suo potenziale, aveva chiramente intenzione di fare di lui il prossimo portabandiera della compagnia. Goldberg era partito dai mid e low-carder quali Hugh Morrus, Scott Norton e Glacier ed era arrivato a battere tutti i più grandi, da Hogan a Sting, da Ric Flair a Diamond Dallas Page, da Scott Hall a The Giant (The Big Show), nessuno si era salvato dalla sua forza distruttrice. Goldberg era davvero troppo, per tutti!
Era sulla copertina di tutti i magazine di wrestling del momento, il WCW Magazine aveva addirittura coniato il termine "Goldberg's Generation" per identificare la nuova generazione di superstars che stavano prendendo il sopravvento nell'organizzazione, la sua faccia era in primo piano sulle confezioni di tutti i videogiochi con licenza WCW che sarebbero usciti dal 1998 in avanti (WCW Thunder, WCW Mayhem e WCW Backstage Assault)... e pensare che aveva debuttato da neanche un anno!
Anche io avevo accolto Goldberg come il nuovo Hulk Hogan.
Certo, sulle varie riviste specializzate, non mancavano mai le critiche verso di lui. All'epoca non avevo internet, ho cominciato a frequentare il web soltanto verso la fine del 2000. Ma ero abbonato a varie riviste americane e britanniche, quali il WCW Magazine, Pro Wrestling Illustrated, World Of Wrestling Magazine ed il WWF Magazine. Molti opinionisti erano concordi sul fatto che Goldberg non sembrava essere capace di regalare al pubblico un match drammatico e di lunga durata. I suoi erano tutti degli squash o poco più. Qualche opinionista americano faceva notare che se dovessimo fare una raccolta dei più grandi match di Hulk Hogan, ce ne sarebbero di memorabili ed indimenticabili. Battaglie rimaste nell'immaginario collettivo di tutti gli appassionati di wrestling proprio per la loro drammaticità. Mentre i match di Goldberg, al contrario, erano tutti uguali, visto uno, li avevi già visti tutti... entrava in scena, distruggeva l'avversario, spear, jackhammer e la storia finiva lì. Il suo incontro più lungo fino ad allora era stato quello con Hollywood Hogan per il titolo mondiale e non era durato neanche dieci minuti! Di solito i suoi match finivano in due, tre, quattro minuti al massimo, anche quelli in pay-per-view. 
Ed è così che per mettere a tacere questi critici, nell'ottobre del 1998 ovvero a poco più di un anno dal suo debutto, Goldberg si rese protagonista di uno degli incontri più entusiasmanti dell'anno, una difesa del titolo mondiale ad Halloween Havoc contro Diamond Dallas Page!
In quel match, Goldberg diede sfoggio di tutte le sue capacità tecnico-atletiche, mettendo in scena un incontro che lasciò il pubblico con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.
Mosse di potenza, tecniche di shoot-fighting, prese di sottomissione, una vera e propria prova di resistenza che permise ai due atleti di consacrarsi definitivamente come due degli uomini di punta non soltanto della WCW, ma per l'intero panorama del wrestling internazionale.
Quello che è poi successo un paio di mesi più tardi lo sappiamo bene tutti. Kevin Nash, grazie all'aiuto del suo amico Scott Hall, riuscì a mettere per la prima volta al tappeto Goldberg, anche se in modo tutt'altro che legittimo, strappandogli il titolo mondiale.
Ma la mia intenzione con questo Titan Tron non era certo quella di realizzare una biografia su Goldberg, bensì di far capire come un fan, all'epoca, ha vissuto l'ascesa inarrestabile di un nuovo prospetto, partito come un signor nessuno fino a diventare, nel giro di qualche mese, la faccia della più importante compagnia di wrestling nordamericana dell'epoca.
Oggi sarebbe possibile tutto questo? Forse si, forse no, ma i recenti accadimenti mi fanno propendere più per la seconda opzione. 
Perché? Forse perché il pubblico di oggi è diventato per larga parte incontentabile.
Si pensi a Crimson ed alla sua striscia vincente. Crimson ha debuttato lo scorso anno in gennaio alla TNA. Da allora non è mai stato sconfitto, ha battuto alcuni tra i migliori wrestler sotto contratto con la TNA quali Matt Morgan, Samoa Joe, Bobby Roode, Bully Ray e Rob Van Dam, ma nonostante questo, la TNA non riesce a trovare l'occasione giusta per promuoverlo ad una fase successiva perché una parte del pubblico (quella che si fa più sentire su internet) si rifiuta di accettare le sue vittorie. Certe categorie di fans giudicano irrilevante e poco importante la striscia vincente di Crimson, nonostante questa vada avanti da quasi un anno e mezzo e vanti tra le vittime nomi tra i più illustri nel panorama del wrestling internazionale. Molto probabilmente la TNA avrebbe dovuto disinteressarsi dell'opinione di certi fans (che non rappresentano necessariamente tutti i fans ma soltanto una parte di essi, quelli più "rumorosi"...) ed elevare Crimson a qualcosa in più già lo scorso anno a Bound for Glory, visto l'incredibile successo che stava ottenendo alle Bound for Glory Series. Invece non ne hanno avuto il coraggio ed hanno preferito optare per due cosiddetti "originals", ovvero Bobby Roode e James Storm, raccogliendo i miseri risultati che tutti abbiamo sotto i nostro occhi. Se la TNA avesse avuto con Crimson lo stesso coraggio che la WCW ha dimostrato con Goldberg, forse oggi avremmo un nuovo portabandiera per la compagnia.
La cosa più ironica è che la colpa che viene imputata a Crimson da certi fans, è proprio quella di aver ottenuto troppe vittorie su nomi importanti, troppo presto e senza meritarlo.
Stessa colpa che viene imputata, tra gli altri, a "The Fankasaurus" Brodus Clay, che da qualche mese sta sconfiggendo avversari più o meno importanti negli show della WWE.
Forse, anche per cercare di evitare questo genere di critiche, la WWE ha quindi deciso di presentare un altro prospetto dalle grandi potenzialità, Ryback, in modo decisamente differente.
A differenza di Crimson o del "Fankasaurus", Ryback (che molti ricordavano precedentemente nei panni del membro del Nexus Skip Sheffield) ha debuttato a SmackDown distruggendo dei perfetti sconosciuti settimana dopo settimana per circa un mese. Lo hanno fatto partire veramente da zero, affrontando wrestlers locali dai nomi che si dimenticavano non appena l'incontro finiva, in match della durata di un paio di minuti al massimo. E giusto per far vedere che, evidentemente, Ryback aveva bisogno di qualcosa di più, al termine di ogni match gridava davanti alle telecamere "Feed me more!!!".
Quindi il pubblico avrà gradito questa presentazione, visto che quelli come Crimson e Brodus Clay venivano criticati perché erano delle "matricole" alle quali venivano "sacrificati" personaggi importanti?
Ma manco per idea... anzi, Ryback viene tutt'ora criticato perché... ha sconfitto soltanto personaggi sconosciuti o comunque superstars di importanza marginale!
E' pazzesco, accontentare il pubblico di oggi è divenuto praticamente impossibile... se Ryback avesse debuttato sconfiggendo The Miz, Cody Rhodes, David Otunga e Kofi Kingston, sicuramente questi stessi fans si sarebbero lamentati del fatto che essendo appena arrivato, non meritava vittorie così importanti!!!
E allora come deve debuttare un nuovo arrivato? Forse perdendo? Cioè... Ryback, al quale è stata assegnata la gimmick del Terminator (personaggio che aveva già interpretato, con il medesimo nome, anche alla Florida Championship Wrestling), dovrebbe debuttare lasciandosi sconfiggere da delle nullità quali Drew McIntyre e The Miz nel tentativo di far contenti dei soggetti che, sappiamo benissimo, non si accontenteranno mai? E quale credibilità avrebbe in questo caso? 
Francamente non capisco quale sia il problema del cammino di crescita che Ryback sta facendo. E' partito da zero, sconfiggendo dei signori nessuno con una facilità estrema e chiedendo di più al termine di ogni match. Al suo primo pay-per-view, WWE Extreme Rules, gli hanno dato... qualcosa di più, ovvero due avversari contemporaneamente in un handicap-match, ma anche quelli non sono stati ovviamente sufficienti. Per cui, dalla settimana successiva, a SmackDown sono cominciati ad arrivare avversari un po' più conosciuti, quali Derrick Bateman e Heath Slater.
Ancora troppo poco per un "mostro" come Ryback, ma la sua è una crescita continua. Adesso è avanzato al secondo stadio della sua opera di ditruzione, dai jobber è passato ai low-carder, poi arriveranno i mid-carder, infine si spera giungerà a sfidare i main-eventer ed allora, nessuno potrà affermare che Ryback non merita quella posizione, visto che avrà battuto tutti, dal più scarso in avanti!
La cosa divertente è anche vedere come Ryback riesce a mettere a tacere ogni settimana quelle poche decine di pecoroni che in occasione dei suoi match provano a intonare i canti "Goldberg! Goldberg!"... non appena questi cori partono, Ryback solleva il suo avversario e lo sbatte al tappeto con una mossa di alto impatto, lasciando il pubblico a bocca aperta tanto che le urla di esclamazione "Ooooooooohhh!!!" coprono decisamente ogni altro coro più o meno abbozzato.
Che poi, cosa avrebbe Ryback che lo renderebbe così uguale a Goldberg? Certo, non si può negare che ci sia una somiglianza fisica, ma d'altronde pure Goldberg all'epoca veniva accusato di essere una copia di Stone Cold Steve Austin, nonostante le loro similitudini si fermassero alla testa rasata, al pizzetto ed al costume nero.
Ma per il resto? Stone Cold Steve Austin era un brawler che non se ne stava zitto un minuto, mentre Goldberg, al contrario, apriva bocca solo per emettere delle grida di concitazione e faceva parlare per se le sue azioni. Il suo stile poi, era profondamente differente sia da quello di Stone Cold Steve Austin che da quello di Ryback. Quelli che oggi accomunano il background di Goldberg a quello di Ryback, o non hanno mai visto Goldberg in azione oppure non hanno la minima idea di quello che stanno affermando, perché Ryback è semplicemente un power-wrestler puro, molto più veloce, intenso ed esplosivo di altri atleti della sua stazza (quali ad esempio Ezekiel Jackson) ma che ha un repertorio limitato esclusivamente alle power-moves ed alle tecniche ad alto impatto. Goldberg, al contrario, aveva un background da shoot-fighter. Non era uno shoot-fighter, per sua stessa ammissione, ma il suo stile si ispirava comunque a quello di Ken Shamrock, con tecniche di sottomissione, pugni e calci il stile MMA, il tutto alternato da qualche mossa di potenza. Un repertorio assolutamente differente sia da quello di Ryback che da quello di Stone Cold. Cos'altro avrebbe Ryback in comune con Goldberg? Il cranio rasato? Ah, va beh... capirai, quello che l'ha pure Teddy Long...
La verità è che Ryback, come Goldberg, è un nuovo wrestler dal grande potenziale. Fisico eccezionale, capacità di eseguire mosse devastanti e ad alto impatto con uno stile intenso ed esplosivo, ottime doti atletiche, una forza fisica fuori dall'ordinario ed un personaggio, quello del Terminator, che giustamente è stato cucito addosso al suo aspetto estetico. Tutte queste critiche un po' capricciose che gli stanno piovendo addosso, sinceramente le trovo premature e molto snobbistiche.
Alcuni lo hanno già etichettato come un incapace, per altri è troppo soggetto agli infortuni, qualcun altro ancora lo giudica un clone malriuscito di Goldberg.
A certe critiche fini a se stesse e decisamente poco coerenti con la realtà dei fatti è inutile mettersi a rispondere, visto che sono state espresse senza neanche avere delle basi tali da poter formulare un giudizio.
Qualcuno decisamente più attento, ha invece maturato critiche senz'altro più caute ed un po' più costruttive ammettendo che sono basate esclusivamente sulle prime impressioni.
Prime impressioni che, secondo la visione di costoro, vorrebbero Ryback come una sorta di bullo che se la prende con i più piccoli e poi si esalta per averlo fatto.
Ok, sono d'accordo che tutte le opinioni meritino rispetto e le critiche costruttive è sempre giusto prenderle in considerazione, ma se devo proprio essere sincero, secondo me anche queste impressioni non sono propriamente fondate. Il bullo che se la prendeva con i più piccoli, caso mai, lo sembrava Samoa Joe nel 2005, quando alla TNA lo facevano competere nella X Division, una categoria nella quale non aveva alcuna ragione di stare. I suoi avversari erano tutti la metà di lui, li distruggeva settimana dopo settimana, dopo di che si vantava di essere il campione della divisione. 
Per Ryback la situazione è ben diversa, lui non si vanta di aver massacrato quei disgraziati che la WWE gli manda contro ogni venerdì sera a SmackDown, Ryback al contrario chiede e pretende di più alla fine di ogni match gridando appunto "Feed me more!!!", perchè con quei poveretti non si sta divertendo, visto che "si rompono subito".
Uso il verbo "rompere" proprio perchè Ryback somiglia piuttosto ad un ragazzone troppo forte ed eccessivamente cresciuto al quale ogni settimana i genitori regalano dei nuovi giocattoli di pessima qualità cercando di farlo stare buono, ma lui con questi non riesce a divertirsi perchè essendo troppo forte, li distrugge subito.
E' per questo che Ryback urla "Feed me More!!!"... ma alla WWE sanno bene che è meglio aspettare a dargli qualcosa di più grosso... avranno forse paura che il ragazzo cattivo e un po' maldestro possa rompere qualcuno dei loro giocattoli preferiti?
Quindi, eprimendoci con il linguaggio di Goldberg, non ci resta altro che chiederci... who's next?

*** Articolo scritto nel maggio 2012 ***

"Titan Morgan" Manuele Poli

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