giovedì 14 maggio 2020

Le nostalgiche memorie della WCW

Circa una ventina di anni fa, debuttava su WrestlingMania.it (sito fondato dal commentatore dei programmi di wrestling trasmessi da Sky Michele Posa) il mio editoriale chiamato Titan Tron. Si trattava di un editoriale assai differente da quelli che erano in voga all'epoca e che il più delle volte si limitavano ad una manciata di righe nelle quali l'autore esprimeva il proprio parere personale su un determinato argomento di attualità.
Il Titan Tron invece, oltre ad essere un "pezzo" molto lungo, curato, approfondito e ben documentato, trattava la storia di questa disciplina. In ogni edizione il Titan Tron affrontava un argomento differente, senza seguire un ordine cronologico particolare, ma soltanto sulla base di quello che volevo raccontare di volta in volta.
L'editoriale ebbe fin da subito un grande successo e dopo la chiusura di WrestlingMania.it (avvenuta nella primavera del 2001), nel corso degli ultimi venti anni è passato attraverso svariati siti: The Bard (il sito di Michele Posa), TotalWrestling.it (il sito di Christian Recalcati), WrestlingTime.it, WrestlingWorld.it ed anche un paio di apparizioni speciali su TuttoWrestling.com. Nel tempo, il Titan Tron ha cambiato forma, passando dall'essere un approfondimento storico ad un editoriale di attualità a ruota libera.
Su WorldOfWrestling.it nel 2010, il Titan Tron è infine tornato alle sue origini, ovvero ad essere lo schermo sul passato. Il passato del wrestling ovviamente. Quello che segue fu il racconto inaugurale del primo Titan Tron pubblicato su WorldOfWrestling.it il 23 dicembre del 2010.
*** Articolo scritto nella sua versione originale il 23 dicembre 2010 ***

Chi mi conosce da anni, sa bene che il passato, o meglio, la storia del wrestling, è sempre stata la mia passione. 
Passato, storia e talvolta anche nostalgia. Ed a proposito di nostalgia, nelle fredde serate invernali, talvolta mi capita di passare dalle parti dove abitano i miei genitori, davanti alla casa dove sono cresciuto e dove ho abitato fino al luglio del 2009. Mi succede di voltare il mio sguardo al tetto di quella villetta bifamiliare, sul quale da ormai più di quindici anni alloggia una bella antenna parabolica da un metro di diametro.
Quanti ricordi legati a quell'apparentemente semplice strumento che era in grado di portare il mondo intero nelle nostre case!
Certo che in questi ultimi anni il panorama della televisione satellitare è pesantemente mutato. Quando presi la decisione di installare un impianto per la ricezione via satellite era circa il 1995 ed erano ben poche le famiglie che lo possedevano. Io lo feci al solo scopo di seguire i programmi della World Championship Wrestling, all'epoca irradiati dall'emittente tedesca in chiaro DSF. L'offerta era assai ricca e presentava ogni sera, dal lunedì al venerdì, le trasmissioni WCW Monday Nitro, WCW WorldWide, WCW Pro Wrestling, WCW Saturday Night e WCW Final Attack. Nel fine settimana inoltre, una volta al mese, veniva trasmesso l'evento speciale in "pay per view" ed anche le "supercards" periodiche chiamate Clash of the Champions.
Oggi si stenterà quasi a crederlo, ma tutto questo ben di Dio era gratuito!!! Niente abbonamento, niente tessera prepagata, tutto gratis!
La World Wrestling Entertainment (WWE), che avevo seguito dal 1986, non mi interessava poi molto in quel periodo, in quanto stava fronteggiando un momento di passaggio fatto di "storyline" ai limiti del ridicolo, personaggi ed atleti squallidi ed insignificanti ed in generale riusciva a suscitare uno scarso interesse, almeno per quel che mi riguardava. Francamente mi stupisco di come la WWE sia stata in grado di uscire indenne da quegli anni oscuri e soprattutto mi meraviglio di come tanta gente abbia potuto continuare a seguirla nonostante la bassissima qualità del prodotto che presentava. Nonostante tutto, non di rado mi vedevo anche WWE Monday Night Raw e WWE Superstars sull'emittente tedesca gratuita RTL 2, giusto per saziare il mio continuo appetito da appassionato di wrestling.
Ma la mia vera passione restava comunque la WCW, la federazione "where the big boys play", ovvero dove si esibivano i veri grandi nomi nel panorama del wrestling internazionale e sto parlando di "Nature Boy" Ric Flair, Sting, Lex Luger, Hulk Hogan, "Macho Man" Randy Savage e vogliate scusarmi per tutti quelli che non ho citato, ma i grandi personaggi presenti nel "roster" a quell'epoca erano davvero troppi. Inoltre, mentre la WWE ha sempre dato l'apparenza di rappresentare un circolo chiuso, ristretto ed esclusivo, la WCW aveva questa formidabile capacità di collaborare con numerose federazioni in giro per il mondo, quali la New Japan Pro Wrestling giapponese e varie compagnie messicane di "lucha libre", con il risultato che ogni episodio di Monday Nitro si trasformava in una parata di stelle internazionali. Era davvero suggestivo ed emozionante vedere Sing affrontare Kensuke Sasaki per il titolo di campione degli Stati Uniti, sia alla WCW che alla NJPW (i programmi della quale, all'epoca, venivano trasmessi da Eurosport all'interno del programma Ring Warriors).

Insomma, per quanto riguardava l'Italia, il wrestling stava attraversando il periodo più buio nella storia, ma nel resto del mondo, grazie soprattutto alla WCW ed a Ted Turner (il proprietario della compagnia di Atlanta e delle reti televisive che ne trasmettevano i programmi), il prodotto andava veramente per la maggiore, tanto che anche la versione europea dell'emittente TNT (Turner Network Television) cominciò già dal 1996 a trasmettere settimanalmente WCW Monday Nitro e più tardi pure WCW Thunder in versione integrale.
Ma perchè questa apparente nostalgia quando volgo il mio sguardo al tetto di casa dei miei genitori per scorgere quell'antenna parabolica? In fondo oggi, di wrestling se ne può vedere quanto si vuole, grazie alle pay-TV, che trasmettono tutti i programmi della WWE, e la diffusione delle connessioni in fibra ad alta velocità permettono di vedere regolarmente ogni genere di evento.
Il fatto è che ci sono tanti episodi legati a quegli anni che non potrò mai dimenticare. Ricordo ad esempio una gelida notte d'inverno, credo del 1996, in cui riscaldato dal fuoco del caminetto, stavo assistendo ad un'episodio di Monday Nitro e ad un tratto le immagini sul televisore diventarono sempre più disturbate. Non riuscendo a capacitarmi di cosa stesse succedendo, provai a mettere mano ai cavi di collegamento del ricevitore satellitare fino a quando, ormai rassegnato, intravidi attraverso le fessure della persiana uno strano bagliore che rischiarava la notte. Mi affacciai alla finestra e vidi che dal cielo stavano scendendo dolcemente dei grossi fiocchi di neve ed ormai il giardino (e presumibilmente anche l'antenna parabolica) era completamente ricoperto.

E come dimenticare quel freddo sabato sera in cui DSF trasmetteva l'evento WCW World War III del 1995 ed io sintonizzai il ricevitore satellitare del circolo ricreativo del mio paese su quelle frequenze. In pochi minuti, i posti davanti al televisore furono occupati da curiosi di ogni età che si chiedevano il motivo per cui Hulk Hogan non avesse più i baffi come una volta (gli erano stati tagliati da The Big Show e Kevin Sullivan pochi giorni prima) e quanti anni potesse avere Ric Flair, "il tipo che aveva vinto la Royal Rumble diversi anni prima" e quella freddissima serata paesana divenne più calda che mai grazie agli eroi della WCW!
Ogni anno, quando arriva l'inverno, non posso fare a meno di sentire la nostalgia per la vecchia, cara WCW, la mia WCW, non quella porcheria in cui era stata trasformata da Vince Russo e compagnia bella nell'ultimo anno della sua esistenza.

Ricordo anche il regalo di Natale che mi sono fatto nel 1997, ovvero l'ultimo esemplare di PlayStation (la prima versione della "Console") rimasto in tutta la città di Firenze ed il videogioco WCW vs The World. Certo, coloro che oggi si sono abituati a giocare a WWE SmackDown vs RAW 2011 sulla PlayStation 3, probabilmente si metterebbero a ridere alla vista di quel vecchio ed ormai obsoleto prodotto targato WCW. Ma dovete pensare che, prima di acquistare la PlayStation, l'ultima piattaforma videoludica alla quale avevo giocato era stata il Commodore 64!
WCW vs The World rappresentava una sorta di sogno divenuto realtà per quanto mi riguardava.

Oltre agli atleti della WCW, si potevano impersonare una cinquantina di campioni (ispirati a lottatori esistenti, ma dai nomi alterati) di molteplici federazioni indipendenti internazionali. Di tanto in tanto ho riprovato a giocarci qualche partita sulla PSP (per chi non lo sapesse, esiste la possibilità di giocare ai titoli della PSOne sulla PSP...), ma non riuscivo più a divertirmi come in passato, essendomi in seguito abituato ai prodotti della nuova generazione.
La WCW mi è veramente rimasta nel cuore, non l'ho mai dimenticata. Ma quando Vince McMahon l'ha acquistata nel 2001, non mi sono particolarmente rattristato, anche perchè ormai la vera WCW aveva cessato di esistere da un pezzo. Solitamente, quando si tocca il fondo, non si può fare altro che risalire. Ma la WCW il fondo lo aveva toccato nel 2000, quando era divenuto impossibile fare di peggio. Ed il tempo per risalire non c'è stato, visto che è stata venduta al miglior offerente.
Tuttavia, a differenza di quanto è accaduto per la Extreme Championship Wrestling (ECW), costretta a chiudere i battenti per bancarotta, la WCW ha effettivamente continuato a vivere anche dopo il 2001. Esatto, la WCW continua ad esistere nel mondo del wrestling, sia all'interno della WWE, che della AEW e della altre promotion minori.

Alla WWE sono ancora presenti i marchi, le immagini, alcune cinture (il titolo degli Stati Uniti ed il titolo Cruiserweight) ed in generale, la storia della WCW (che la World Wrestling Entertainment può sfruttare nella commercializzazione dei DVD), mentre alla AEW, oltre ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia della compagnia di Atlanta (tra i quali anche lo storico commentatore Tony Schiavone), in parte è stato ereditato un certo stile nel presentare il prodotto, anche se ovviamente, il tutto è stato rivisitato ai tempi moderni, senzxa dimenticare che Dynamite va in onda su TNT, la stessa emittente che irradiava WCW Monday NITRO.
Insomma, nel wrestling attuale, ritroviamo ancora molti aspetti che richiamano alla mente i fantastici trascorsi della straordinaria compagnia che fu di Ted Turner.
Se il prodotto che offre oggi la WWE è così profondamente differente da quello che presentava fino ad una ventina di anni fa, è anche perchè la WWE non è più solo la WWE, ma è anche tutto ciò che ha inglobato nel corso degli ultimi dieci anni, compresa la WCW.
E la AEW, è inutile negarlo, nel promuovere il proprio prodotto, si ispira in parte alla WCW.
Alla fine quindi, il meglio della WCW non è andato perduto, ma è andato ad arricchire il bagaglio della WWE e quello della AEW.
Ed è per questo che mi rendo conto che, in fondo, non serve a niente essere nostalgici. Il tempo passa, il mondo va avanti, le cose cambiano, ma è la nostra passione quella che fa la differenza. Non posso affermare che la mia sia rimasta immutata da allora, non so neanche dire se sia diminuita, forse un po' è cambiata, ma anche nelle fredde notti invernali che abbiamo trascorso, quando passavo davanti a casa dei miei genitori e vedevo sul tetto la mia vecchia antenna parabolica illuminata dalla suggestiva luce della luna in attesa di essere coperta da qualche bella nevicata, mi rendevo conto di quanto in fondo, niente fosse davvero cambiato. Potranno essere differenti le sigle, ci saranno altri nomi, ma lo spettacolo è sempre quello che, ormai da trentaquattro anni mi tiene incollato al teleschermo facendomi sognare storie ed intrighi degni di un racconto epico di Omero.

*** Articolo scritto nella sua versione originaria il 23 dicembre 2010 ***

"Titan Morgan" Manuele Poli


Nessun commento:

Posta un commento