mercoledì 29 aprile 2020

L’ascesa e la caduta della Extreme Championship Wrestling

Ogni qualvolta si parla di innovazione del wrestling “hardcore” o comunque estremo, è impossibile non fare riferimento alla ECW, la Extreme Championship Wrestling. Tutte le vicissitudini che hanno visto protagonista questa organizzazione tornano alla ribalta tutte le volte che qualcuno dei suoi protagonisti torna sulla scena del wrestling che conta, o comunque anche quando i “fans” si arrabattano per cercare un termine di paragone tra la scena del pro-wrestling attuale e quella di quando la ECW è salita alla ribalta della pubblica opinione. Qualche anno fa, il chiasso pubblicitario scatenato dalla messa in vendita da parte della WWE del cofanetto DVD intitolato “The Rise and Fall of ECW” (un’opera che racconta tutta la storia, dalla nascita, alla clamorosa ascesa, fino alla “morte”, di questa innovativa federazione che ha rivoluzionato il concetto stesso di wrestling negli anni novanta) ha addirittura convinto Vince McMahon ed i suoi soci a tentare di riportare in vita questa rivoluzionaria organizzazione, anche se nonostante la buona volontà iniziale, ben presto quell’esperimento si è dimostrato un tentativo fallito di ricreare qualcosa che, in realtà, non poteva essere in alcun modo ricreato in un contesto come quello proposto dalla World Wrestling Enertainment.
Per questo parlando di ECW oggi si potrebbe anche rischiare di creare confusione in materia, visto che alla fine, abbiamo avuto due ECW nella storia recente: quella originale, operativa fino al 2001 e quella proposta dalla WWE, nata nel 2006 e definitivamente accantonata nel 2010.
Tuttavia non tutti coloro che seguono la WWE o la TNA oggi, vuoi per motivi di età, vuoi per ragioni legate alla mancata copertura televisiva dell’epoca, avranno avuto la possibilità di seguire l’originale Extreme Championship Wrestling nei suoi anni più gloriosi, perciò immagino che i nuovi fanatici di questa disciplina saranno senz’altro curiosi di conoscere qualcosa in più sull’argomento, se non altro per sapere da dove sono arrivati alcuni dei più grandi atleti che oggi fanno parte, o comunque hanno fatto parte, del giro che conta, quali ad esempio Rob Van Dam, il Team 3D, Rhyno, Tazz, Tommy Dreamer, Chris Jericho, Raven e lo stesso Rey Mysterio.
La storia della ECW comincia diciotto anni fa nell’area orientale degli Stati Uniti d’America, quando nel gennaio del 1992 il “promoter” Tod Gordon decise di fondare la Eastern Championship Wrestling, una compagnia locale basata per lo più nella zona di Philadelphia in Pennsylvania, proprio come lo era la Tri-State Wrestling, organizzazione per la quale Gordon aveva lavorato prima di dare vita alla ECW.
Inizialmente la Eastern Championship Wrestling organizzava uno spettacolo ogni sei settimane e questo veniva trasmesso dalla stazione televisiva locale SportsChannel Philadelphia.
Nonostante la ECW fosse ancora una realtà relativamente piccola, riusciva comunque a catapultare su di se l’attenzione degli appassionati anche per merito della collaborazione di una leggenda del ring quale “Hot Stuff” Eddie Gilbert nei panni del direttore creativo dei programmi e soprattutto grazie al regno come primo campione dei pesi massimi della compagnia da parte del celeberrimo “Superfly” Jimmy Snuka, che conquistò la cintura il 25 aprile del 1992 sconfiggendo l’italo-americano Salvatore Bellomo, per poi perderla il giorno seguente a favore di Johnny Hot Body.
I primi campioni “tag team” della Eastern Championship Wrestling furono invece i Super Destroyers, che sconfissero Max Thrasher e Glenn Osbourne nella finale di un torneo organizzato nel giugno del 1992 per assegnare le cinture vacanti.
L’altra corona messa in palio dalla compagnia era il titolo TV, che fu vinto per la prima volta da Johnny Hot Body nell’agosto del 1992.
La Eastern Championship Wrestling fu ribattezzata Extreme Championship Wrestling il 27 agosto del 1994, in seguito ad un controversiale episodio che vide l’allora campione dei pesi massimi ECW Shane Douglas vincere il titolo mondiale della National Wrestling Alliance e rifiutarlo immediatamente sostenendo che la NWA non era altro che una federazione “morta”, al contrario della ECW, che a suo modo di vedere avrebbe invece avuto un radioso futuro.
Tra il 1994 ed il 1995, la ECW aveva cominciato ad espandere il proprio territorio d’azione nell’area di New York, nel New Jersey ed in Florida e fu così che Tod Gordon prese la decisione di cedere la compagnia a Paul Heyman nel maggio del 1995. All’epoca in cui questo avvenne, Heyman aveva già da un po’ di tempo preso il posto di Eddie Gilbert nel ruolo di direttore creativo dell’organizzazione.
E fu proprio in seguito all’arrivo di Paul Heyman al timone di comando che alla Extreme Championship Wrestling cominciarono a nascere alcune autentiche “superstars” che da quel momento in avanti avrebbero contribuito a rivoluzionare completamente il mondo dello “sport-entertainment”. Oltre al già citato Shane Douglas, che ebbe modo di conquistare il titolo di campione dei pesi massimi per ben quattro volte, detenendolo anche per più di un anno e mezzo senza mai perderlo, arrivò sulla scena pure l’acrobatico Rob Van Dam, che fu in grado di regnare come campione TV dal 4 aprile 1998 al 4 marzo 2000, vale a dire per quasi due anni!
The Sandman invece, considerato da molti come l’icona indiscussa della Extreme Championship Wrestling, detiene ancora oggi il “record” per il maggior numero di conquiste della cintura dei pesi massimi della ECW, con ben cinque regni al suo attivo.
Nella divisione “tag team” sono invece i Dudley Boyz, Bubba Ray e D-Von (oggi conosciuti come Team 3D alla TNA), ad aver detenuto le cinture per il maggior numero di volte, vale a dire otto. I Dudley Boyz sono anche l’unica coppia ad essere stati in grado di conquistare i titoli di categoria della ECW, della WWE, della WCW, della TNA e della New Japan Pro-Wrestling.
Altre stelle che hanno letteralmente segnato la storia di questa organizzazione sono 2 Cold Scorpio (conosciuto anche come Flash Funk nella WWE), che ha vinto il titolo TV della ECW per ben quattro volte stabilendo un autentico “record”, Mikey Whipwreck, Sabu e Tazz, gli unici atleti della Extreme Championship Wrestling ad aver conquistato la “Triple Crown” della compagnia, che consisteva nel titolo di campione del mondo dei pesi massimi, il titolo TV e le cinture “tag team”.
Eddie Guerrero, Chris Jericho, Shane Douglas, Raven, Dean Malenko e Terry Funk sono invece gli unici lottatori ad aver vinto almeno una cintura sia nella ECW che nella WWE che nella WCW, ovvero le tre più importanti federazioni degli anni novanta.
Altri grandi nomi che hanno fatto parte di questa federazione sono Chris Benoit, che si è guadaganto l’appellativo di “Crippler” spezzando l’osso del collo a Sabu nella ECW, Stone Cold Steve Austin, Brian Pillman, Sid Vicious, Raven, Dusty Rhodes e “Ravishing” Rick Rude.
E proprio il compianto Rick Rude, nel 1997, ha stabilito un altro piccolo “record”, comparendo nel corso dello stesso anno in tutte e tre le maggiori compagnie nordamericane di quegli anni (WWE, WCW ed ECW) nel giro di due sole settimane!
La Extreme Championship Wrestling è divenuta così importante nel panorama americano per essere riuscita a costituire un’autentica “nicchia” di sostenitori incalliti dello stile innovativo promosso dalla compagnia di Philadelphia. Ancora oggi, agli spettacoli organizzati dalla World Wrestling Entertainment o dalla Total Nonstop Action Wrestling, si possono udire di tanto in tanto i cori dei “fans” che gridano a gran voce “E-C-W! E-C-W! E-C-W!”.
Questo in parte perché gli atleti della ECW, non avendo mai avuto a disposizione i costosi mezzi di produzione utilizzati all’epoca dalla WWE e dalla WCW, dovevano dare ogni volta il massimo sul ring per fare in modo che il pubblico apprezzasse le loro esibizioni senza prestare attenzione all’assenza di schermi giganti, fuochi d’artificio, scenografie fantascientifiche o costumi sgargianti.
Nella ECW il pubblico e gli atleti che si esibivano sul ring erano tutti parte integrante dello “show”, nessuno escluso. E’ capitato in più di un’occasione che qualche malcapitato atleta non troppo pesante venisse sollevato per aria da un un energumeno ed in seguito scagliato dal ring addosso alle prime file di spettatori. Lo stesso Rob Van Dam ha avuto occasione di tuffarsi su Bam Bam Bigelow fino alla quinta fila durante un loro confronto. E come dimenticare quando Terry Funk gettò un asciugamano infuocato sul pubblico mentre stava affrontando “Cactus Jack” Mick Foley? Sono tutti episodi che hanno senz’altro contribuito a valorizzare la qualifica di “Extreme” in questa organizzazione. Già, perché alla ECW hanno sempre voluto fare distinzione tra “Hardcore” ed “Extreme”. In quasi ogni “card” programmata dalla compagnia, aveva luogo un incontro “Hardcore”, tanto per rispettare la tradizione del filo spinato, degli oggetti metallici e delle puntine da disegno sparse per il ring. Ma “Extreme” rappresentava invece il titolo per definire un nuovo stile che, grazie anche all’apporto della ECW, stava nascendo nel mondo del wrestling americano, dove i lottatori si assumevano sempre più rischi sul ring pur di riuscire nell’intento di accontentare il pubblico che di conseguenza diveniva giorno dopo giorno sempre più esigente.
Infatti, quando i voli dal paletto cominciavano a non entusiasmare più nessuno, la gente pretendeva i lanci dalla cima di una scala. Poi quando anche quelli erano rientrati nella norma, la folla esigeva i salti dalla sommità della gabbia d’acciaio. E dopo aver assistito pure a questi fino alla nausea, i “fans” chiedevano che i lottatori cominciassero a cadere direttamente dalle gradinate superiori dell’arena sopra a dei tavoli di legno, naturalmente avvolti nel filo spinato, con la conseguenza che gli infortuni continuavano ad aumentare e molti atleti erano costretti a restare fuori dagli spettacoli settimanali per curare le proprio ferite e per rimettersi in sesto.
Il 22 settembre 1996 la Extreme Championship Wrestling invade per la prima volta uno spettacolo in “pay per view” organizzato dalla World Wrestling Entertainment. Si trattava dell’evento In Your House X, che contibuì in questo modo a dare alla ECW una discreta fetta di notorietà.
Ma la visibilità per la ECW arrivò ancora più evidente il 24 febbraio dell’anno successivo, quando molte stelle della compagnia fecero il proprio debutto a WWE Monday Night Raw per continuare la loro invasione. In realtà si trattava di uno stratagemma organizzato di comune accordo dalla WWE e dalla ECW per tentare di riuscire a competere con l’invasione della WCW da parte del New World Order (nWo), una “storyline” che stava portando la World Championship Wrestling a divenire la compagnia più importante e seguita negli Stati Uniti.
Il 12 maggio del 1997, anche Rob Van Dam, sempre sotto contratto con la Extreme Championship Wrestling, fece il proprio debutto a Monday Night Raw facendosi chiamare “Mr. Monday Night”.
Ed il 13 aprile dello stesso anno, la ECW organizzò il primo evento in “pay per view” interamente prodotto dall’organizzazione: ECW Barely Legal. Grazie all’inaspettato successo di questo e di tutti gli altri grandi event che gli hanno fatto seguito, la Extreme Championship Wrestling riuscì a trovare un accordo con l’importante emittente via cavo TNN (oggi ribattezzata Spike TV, il canale che trasmette TNA iMPACT! in America e che fino a pochi anni fa trasmetteva pure RAW) per trasmettere lo “show” settimanale ECW on TNN. Pochi giorni dopo, la celebre rivista internazionale Pro Wrestling Illustrated, assegnò alla cintura di campione dei pesi massimi ECW lo “status” di titolo mondiale al pari di quello della WWE e della WCW. E più tardi arrivarono sul mercato americano anche le “action figures” raffiguranti i lottatori della ECW, i videogiochi per PlayStation prodotti dalla Acclaim ed altri “gadget” di vario genere.
Ma nonostante gli importanti traguardi raggiunti, alla ECW stavano cominciando i tempi duri.
Nell’aprile del 2000 la World Championship Wrestling riuscì nell’intento di mettere sotto contratto l’allora campione del mondo dei pesi massimi ECW Mike Awesone, che tre giorni dopo la sua prima apparizione nel programma WCW Monday Nitro tornò alla ECW per difendere la sua cintura. Ironia della sorte, Awesome perse il titolo a favore di Tazz, un “wrestler” che era stato recentemente messo sotto contratto dalla World Wrestling Entertainment. Una sfida alquanto insolita ed a dir poco surreale quindi, che vedeva contrapposti una stella della WWE ed una della WCW che si affrontavano in uno “show” della ECW con in palio la cintura di campione del mondo dei pesi massimi della Extreme Championship Wrestling.
Nel maggio del 2000 fu il turno di Lance Storm, che lasciò la ECW in favore della World Championship Wrestling.
Il 22 settembre del 2000, dopo che il programma della WWE Monday Night Raw era passato da USA Network sulle frequenze di TNN, fu annunciato che lo “show” settimanale ECW on TNN sarebbe stato cancellato. Questo accadde però soltanto l’11 ottobre dello stesso anno.
L’ultimo slancio di gloria della compagnia avvenne il 10 novembre del 2000, quando la ECW mise sotto contratto Scott Hall anche se soltanto per una notte.
Dal febbraio del 2001 in avanti, le maggiori stelle rimaste alla ECW quali Justin Credible, Rhyno, Spike Dudley, Jerry Lynn e Tajiri, furono messe sotto contratto dalla WWE in rapida successione.
L’11 aprile del 2001, dopo alcuni mesi di assoluto silenzio, la Extreme Championship Wrestling dichiarò bancarotta e fu quindi sancita la definitiva chiusura di questa federazione.
La stessa settimana in cui la ECW chiuse ufficialmente i battenti, l’ex proprietario dell’organizzazione Paul Heyman debuttò alla World Wrestling Entertainment affiancando Jim Ross al tavolo di commento di Monday Night Raw, in seguito all’improvvisa dipartita di Jerry “The King” Lawler.
In seguito, Vince McMahon e la sua World Wrestling Entertainment acquisteranno l’intero archivio videografico, i marchi ed i “loghi” che erano appartenuti alla Extreme Championship Wrestling, organizzazione che di fatto tornerà a vivere, insieme alla WCW (anch’essa acquisita nel 2001 dalla WWE) all’interno della World Wrestling Entertainment, che come ormai sappiamo, nel 2006 ha deciso di rilanciare il marchio estremo prima con un evento in “pay-per-view” chiamato ECW One Night Stand ed in seguito con lo “show” settimanale ECW on SyFy, dove fino al 20101 si sono esibite le stelle del terzo “brand” (dopo RAW e SmackDown”) targato WWE, che però con il passare del tempo ha assunto connotati che ormai non avevano più niente a che vedere con il concetto originale dell’idea di Paul Heyman.
Con questo articolo, mi auguro di aver fatto un po’ più di chiarezza sulla Extreme Championship Wrestling, specialmente presso tutti coloro che avendo cominciato a seguire questo sport soltanto da poco tempo, non hanno mai avuto l’occasione di conoscere questa compagnia che purtroppo non esiste più, ma che ha sicuramente fornito un grandissimo contributo all’intero panorama del wrestling internazionale, generando molte delle “superstars” che negli anni recenti hanno dominato i circuiti della World Wrestling Entertainment, della Total Nonstop Action Wrestling e di altre promotion.

"Titan Morgan" Manuele Poli

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