domenica 26 aprile 2020

RING THE BELL#1 – YOU’RE FIRED


Dopo il lungo preambolo eccoci al primo vero “articolo” sul mondo del wrestling.
Il 15 aprile scorso in WWE vi è stato un massivo rilascio tra atleti e personale di Stamford, circa una cinquantina in totale (sul gruppo QUELLI DI WRESLTING WORLD con il Tag “licenziamenti” troverete il post di Manuel Bergugnat in merito con la lista completa)
La “scusa” di questi tagli è stata data al COVID-19 ed alle perdite degli ultimi tempi dovuta alla cancellazione di show (tra cui Wrestlemania) aperti al pubblico e fatti a porte chiuse al Performance Center.

Non entro in meriti politici, lo stesso giorno McMahon è stato nominato nella task force di Trump per rilanciare l’oconomia, e nemmeno economici, negli USA i licenziamenti sono facili in ogni ambito non è certo prerogativa della WWE, ma mi soffermerò solo sull’aspetto legato al wrestling stesso.


Dicevamo dunque dei tanti rilasci alcuni wrestler di buon livello, alcuni poco o scarsamente utilizzati, ed altre che probabilmente avevano fatto il loro tempo e non erano ritenuti adatti (visto che alcuni di questi erano di NXT).
Onestamente questi tagli, non i nomi esatti non sono un indovino, li aspettavo da un po, roster sempre più ampio (visto che si continuava a mettere sotto contratto atleti diciamo che vi era un rapporto di almeno 10 assunzioni ed 1 licenziamento negli ultimi 2-3 anni tra gli stessi) che prima o poi avrebbe avuto necessità di una sfoltita per motivi fisiologici.

Molti criticano il momento, non certo dei migliori, ma vi sono alcune considerazione da fare (parlo solo degli atleti).
La prima è legata logicamente alla situazione attuale perché non so quando convenga ad una piccola federazione pagare un atleta per farlo lottare a porte chiuse.
Nemmeno ad una AEW credo convenga in questo momento ampliare il roster più di tanto (gli arrivi di Luke Harper e Matt Hardy sono arrivati proprio all’inizio del lockdown).
La seconda e che, per l’appunto, non ci si può spostare dalla nazione in cui ci si trova quindi Messico e Giappone, per dirne due, sono mete che al momento non sono praticabili.
La terza è che la WWE, come ha fatto in passato potrebbe pure pensare a riprendere sotto contratto parte dei rilasciati di questi giorni.

Andando a spulciare l’elenco gli unici nomi di “peso” sono Anderson e Gallows, mai usati degnamente ma è un’altra storia, che vanno a fare cadere la stable con AJ Styles (anche se ogni volta che sentivo OC in testa mi partiva “californiiiaaaa californiiiiiaaaa”), Sarah Logan, sopratutto in quanto moglie di uno dei Viking Raiders ed avevo temuto pure per loro, ma il più “grosso” come nome è Rusev che però spero possa venir ripreso in futuro e trattato meglio (anche qui altro discorso).

Gli altri sono gente come Epico e Primo che, senza una categoria tag degna di tal nome nonostante le due cinture (terzo discorso da fare in futuro) non lottavano on screen da mesi.
Gente come Hakins e Ryder, Eric Young, EC3 (preso per fargli fare lo spettatore praticamente) Lio Rush (vedi discorso simile come quello Tag sulla cintura Cruiser) Aidfen English, Heath Slater (che visto come era andata ai due precedenti membri della 3MB può cominciare a sognare il titolo massimo in WWE), Drake Maverick, No Way Jose (aveva girato Leo Kruger in Adam Rose, rovinandolo, e fu un fallimento perché doveva funzionare uno che è praticamente simile) più una serie di atleti di NXT (il più famoso Chris Hero/Kassis Ohno che però credo non abbia più nulla da dare a Stamford) che non credo potessero cambiare gli equilibri a livello di Main Event ma nemmeno di cinture secondarie.

La WWE intanto prosegue con le sue faide on-screen a porte chiuse, con varie defezioni e cambi di titoli forzati, e si prepara all’edizione del 10 maggio del Money In The Bank.
Leggendo in giro scopriamo poi che la grande novità sarà che la cintura sarà posta sul tetto del performance center quindi gli atleti si troveranno a dover salire con scale o ascensore (ma perché non palloni aerostatici o razzi ) per poter prendere la cintura.
Certo messa in questa maniera fa sorridere l’idea di vedere gli atleti correre o su per le scale o a prendere un ascensore però l’alternativa, visto che non si è voluto fermare lo spettacolo, era quello di atleti su un ring con delle scale a cercare di fare spot assurdi senza avere nessuno attorno che ne ampliasse, con il vociare e le grida, l’effetto.

Ad ora per entrambi i ladder match (maschile e femminile) sono previsti 5 partecipanti su 6 (e non 8 come negli scorsi anni).
Inutile criticare o altro, il lottare a porte chiuse ha portato forzatamente a trovare soluzioni diverse (vedi Wrestlemania) per intrattenere e qualsiasi giudizio in merito deve per forza essere rapportato alle necessità.

Per quel che mi riguarda faccio una fatica assurda a seguire senza pubblico, ed infatti oltre ad essere in arretrato vedo anche velocizzando o saltando parti tipo le entrate, e ben venga qualsiasi cosa che possa un attimo diversificare il tutto.
Vederlo così mi sembra di vedere i film dell’epoca del muto dove i rumori li dovevi immaginare nella tua testa mentre qui devi immaginarti gli “holy shit” od altro che sottolineavamo il momento e gli davano risalto.

La speranza e che tutto questo finisca il prima possibile e si possa tornare ad una vita, quasi, normale non solo nel wrestling ma anche nella nostra quotidianità nell’attesa aspetto la vostra opinione in merito.

Federico “ilvento71” Matteucci

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